Cos'è Iyasu Rōpu

SCOPRI LA STORIA

Tutto muta, cambia, si trasforma.
Basti pensare a come la scienza descrive la creazione del nostro pianeta: una distruzione e violenza, insieme a tutta una serie di eventi alchemici che nel corso di milioni di anni lo hanno portato ad essere quel meraviglioso equilibrio che oggi posiamo vedere con i nostri occhi.
Il Giappone feudale era povero di metalli che venivano usati strettamente per cose di prima necessità - agricoltura e armi – da questo ricevette una grande spinta creativa verso una cultura famosa ancora oggi per la propria spiritualità ed armonia estetica.

Joseph del Duca

Shibari significa legare, è una parola che si sente spesso nella cultura giapponese, si può e si poteva trovare nella quotidianità di una semplice azione o nella sacralità di un rituale. Nacque per mano dei Samurai l’uso della corda usata per imprigionare, (anche qui consentitemi di chiamarla poesia pur essendo in questo caso un contesto di violenza), essi crearono un codice estetico che attraverso la variazione di colori e tipi di legature, catalogavano ed identificavano la classe sociale e il tipo di reato commesso dalla persona legata. Dal 1400 al 1800 la legatura era strettamente connessa alla prigionia, alla tortura e alla umiliazione. Poco oltre la metà del 1800, che fu un grande periodo di rinnovamento per la nazione, venne abolita la tortura e le corde ebbero una prima e profonda trasformazione, ne rimase un’arte marziale che – se pur meno famosa di altre che provengono dal Giappone – esiste tutt’ora con il nome di Hojōjutsu.

Morphee Photo

Troviamo l’uso della corda anche nel teatro Kabuki, ovvero rappresentazioni di strada dove si mettevano spesso in scena dimostrazioni di guerre e frammenti del periodo buio dal quale, con il cambio d’imperatore, erano appena usciti. In questo periodo, dal mio parere personale le parole che spiccano di più potrebbero essere “rigore”, “controllo” ed “esorcizzare”. All'inizio dello scorso secolo lo Shibari ha avuto una nuova trasformazione, questa volta orientata all’arte ed all’erotismo. Ho scoperto le corde intorno al 2015 e ne rimasi rapito, mi spinsero ad abbandonare qualsiasi altra cosa e dedicarmi a tempo pieno allo studio delle stesse: la poesia, l’estetica e la possibilità di ampliare il mio modo di essere artista, di completarlo, di completarmi.

Il cambio prospettico è totale, non si trattava più di riprodurre una musa con un qualsivoglia materiale, si trattava di scolpire la musa stessa ed insieme far parte della stessa opera d’arte. Dopo molti anni e le molte persone che si sono affidate a me nel corso di questi, mi sono reso conto che ci può essere molto di più, che usando le chiavi giuste e l’energia giusta le corde possono portare non solo benefici, ma possono addirittura portare a risolvere alcuni eventi del nostro passato e spingerci verso un processo di auto-guarigione psico-fisica, alleggerire la pressione sociale ed aiutarci a rompere schemi preimpostati di un’atavica educazione moralista.
Ecco come nasce Iyasu Rōpu, unire le corde alle Arti Olistiche, alla spiritualità e – augurandomi di portare un tassello di equilibrio – portare amore incondizionato là dove l’uomo ha portato distruzione e sofferenza, cercando di essere un alchimista e trasformare in oro e luce qualcosa che oggi le persone vedono come abuso, vizio o perversione. Il male non è nelle cose o negli oggetti, ma nell’uso che ne viene fatto, cosa che troppo spesso viene dimenticata dalla nostra coscienza.
Amore e Luce

Scopri il trattamento